20 ottobre 2008

La Signorina Papillon


Come è andata ieri La Signorina Papillon a Utrecht?
Bene, direi!
Intanto era una giornata autunnale splendida, e forse questo ha favorito anche l'afflusso del pubblico, che è venuto a vedere la Papillona invece di starsene a casa accoccolati sul divano.
Il teatro era quasi pieno, 60 posti occupati sugli 80 disponibili, e considerata la modesta pubblicità fatta alla manifestazione, non è affatto un cattivo risultato.
La signora Baffi, attuale reggente del Consolato Generale d'Italia ad Amsterdam, ha dato il benvenuto al pubblico italiano presente in sala ed è stata molto soddisfatta della pièce di Benni, che non aveva visto nell'edizione precedente a marzo, ad Amsterdam.
Speriamo che questa sia la prima di una lunga collaborazione con il Consolato Generale e di poter contare su nuove repliche per gli italiani sparsi un po' per tutta l'Olanda.
La Fondazione Quelli di Astaroth dal canto suo è disposta a portare questa ed altre rappresentazioni nelle varie città olandesi.

Va bene, va bene, ma le chiacchiere di corridoio? Un'opinione vera e propria?
Ecco, devo dire che in generale il secondo atto è andato meglio del primo.
E questo non so se è stato perché un paio di coppie anziane se ne sono andate durante la pausa, forse scandalizzate dal boxerino succinto e i reggicalze di pizzo di Rose Papillon, liberando così l'atmosfera da influssi bacchettoni.
Il Poeta Millet mi è sembrato piuttosto teso e preoccupato, l'ho visto in forma migliore mentre si spalpazzava la Papillona. Rose secondo me aveva anche lei altro a cui pensare e non sorrideva come al solito. Chi invece era molto allegra era Marie Louise, l'amica di Rose, perfida come una serpe. Il Conte Armand ha lottato con successo contro il suo attacco di sinusite dei giorni scorsi e la sua voce stentorea ha riempito il teatro. Bello, colorato e struggente come sempre il Pappagallo Tenedle con le sue dolci canzoni.
E poi ditemi quello che volete, ma anche questa volta sono rimasta ammaliata da una specie di teatrino dei burattini che veniva proiettato sul fondo del palcoscenico, dove i simboli dei personaggi sulla scena (per esempio, la Papillona era un fiocchetto rosa) venivano fatti muovere come burattini contro uno sfondo di cartapesta. Un lavorone di Barbara Pollini e @lbert Figurt.

Insomma, chi s'è perso ieri La Signorina Papillon, s'è perso proprio una gran bella rappresentazione.

2 commenti:

Mammamsterdam ha detto...

Va bene, mi hai convinta, è una gran bella foto (però secondo me quella di @lbert e Polly era ancora meglio, a quando?).

E hai detto esattamente com'è andata. Prima di cominciare Sebastiano aveva anche un febbrone, gli ho toccato la fronte.

Ma noi Astarotti, se non ce n'è almeno una, non siamo contenti, ver?

Mammamsterdam ha detto...
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