Le scarpe di Monti
Oggi per la prima volta
Venditori ha lasciato le mura discrete della Sint Jansstraat per provare gli spazi dell'Ostadetheater.
Il primo stress di prima mattina: i pezzi del marchingegno ingegnoso che costituisce l'arredo di scena non sono entrati nel furgone che ci era stato molto generosamente prestato (ancora grazie mille!).
Il secondo stress di seconda mattina: il protagonista Brigo si è beccato il fuoco di sant'Antonio (un riacutizzamento della virulenza del virus della varicella presa da bambino, che coglie gli adulti in periodi quanto mai pieni di stress - ma va?), faccenda dolorosa e debilitante.
Brigo è in preda ai farmaci ma la febbre ancora lo attanaglia.
Accenderò mentalmente un cero a sant'Antonio, se volesse esser così gentile da riprendersi il suo fuoco e restituirci entro venerdì il nostro amato Brigo sano e vispo come al solito. Ecco, grazie.
Faceva freddo nella sala vuota e buia del teatro, mi sono congelata.
Sono andata nella mia veste di vettovagliatrice ufficiale, carica di sporte di pane, mandarini, ovetti di cioccolata, uno sformato da 17 uova e 1,5 kg di zucchine, mezzo chilo di humus e altrettanto di tzatziki fatto con le mie manine, più un ciambellone morbidissimo (a breve le ricette).
E mi sono ritrovata a fare la suggeritrice al povero Brigo febbricitante e a qualche altro smenticato di battute.
E soprattutto, si è deciso che la parte della signora Gianna, la vecchia vicina che origlia quanto avviene nella camera da letto di Brigo, non verrà ripresa ma fatta live.
E la signora Gianna sono io!!!!
Venditori, di Edoardo Erba, all'Ostadetheater sabato 28 alle 20.30 e sabato 29 alle 14.30
1 commento:
e che bella signora Gianna che sei. Le scarpine con le rose sono una meraviglia.
si, il cero a Santantonio mi sembra d'uopo. comunque ho inserito questa foto come entry per il Malvapride. Attendo risposte.
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