29 agosto 2010

Spoffin



Mentre questo weekend ad Amsterdam impazza l'Uitmarkt, la grande kermesse annuale dove l'ultimo weekend di agosto viene presentata l'offerta culturale del nuovo anno, sabato io me sono andata ad Amersfoort a vedere il primo festival di teatro da strada Spoffin. Con me Roberto Bacchilega e Barbara Summa di Radio Onda Italiana.
Spoffin (un gioco con le parole spin off) nasce come unione di due festival culturali (le Keistadfeesten e il Festival Etcetera) che si tenevano ad Amersfoort da anni, e vuole essere una vetrina dei piccoli gruppi di teatro da strada dell'Europa del Nord. Infatti sono presenti anche molti impresari e organizzatori di festival stranieri, che hanno in questo modo la possibilità di vedere in azione, nel contesto giusto, questi giovani di grande talento.
Tra un temporale e l'altro (che qui di acqua ne sta venendo giù davvero tanta in questi giorni) sono riuscita a vedere alcuni spettacoli, ma quello dei due ragazzi italiani, Emilia Taurisano e Leo Cristiani della Compagnia I'm, l'ho visto due volte.
Vi lascio alle fotografie, che a volte dicono più di mille parole.

~~~~ Nederlands

Terwijl de Uitmarkt dit weekend Amsterdam in zijn greep heeft, ben ik zaterdag naar Amersfoort gegaan om het eerste straattheaterfestival Spoffin te zien. Met mij waren Roberto Bacchilega en Barbara Summa van Radio Onda Italiana.
Spoffin (een spel met de woorden spin off) is dit jaar ontstaan als een totaal nieuwe formula uit de samensmelting van twee andere culturele festivals, de Keistadfeesten en Festival Etcetera, die al jaren in Amersfoort werden gehouden. Spoffin wil een soort etalage zijn voor kleine straattheatergroepen uit Noord Europa. Er lopen dit weekend ook veel buitenlandse organisators van festivals rond in Amersfoort, die de gelegenheid krijgen om deze talentvolle jonge mensen in actie te zien in de perfecte omgeving: de straat.
Tussen de buien door is het mij gelukt om enkele voorstellingen te zien en die van de twee Italiaanse artiesten, Emilia Taurisano en Leo Cristiani van de Compagnia I'm, heb ik zelfs twee keer gezien.
Hieronder volgen wat foto's, die vaak meer zeggen dan duizend woorden.

Leonardo Cristiani ed Emilia Taurisano durante l'intervista rilasciata a Radio Onda Italiana
Leonardo Cristiani en Emilia Taurisano tijdens het interview voor Radio Onda Italiana

Alcuni momenti dello spettacolo di Emilia e Leo, Excess, un sottile gioco di seduzione e scambio dei ruoli con abili passaggi delle palline tra mani e piedi. Immaginatevi in sottofondo le splendide note della Carmen di Bizet, tra cui la famosa Habanera che accompagnano per mezz'ora questo spettacolo.
Enkele momenten van de voorstelling van Emilia en Leo, Excess, een subtiele verleidingsspel en rolverwisseling met razendsnelle passages van de balletjes tussen handen en voeten. Bedenk in de achtergrond de mooie muziek uit de Carmen van Bizet, waaronder de beroemde Habanera, die een half uur lang de voorstelling begeleiden.

Theater Leela di Christoph Priesner (Austria) con lo spettacolo: Show Bizarr! Keep it simple and stupid. Un mix accattivante di giocoleria e clowneria dove il pubblico viene continuamente coinvolto, ora per una foto, ora per farsi reggere l'attrezzo per la corda molla, oppure per farsi passare le fiaccole accese.
Theater Leela van Christoph Priesner (Oostenrijk) met de voorstelling Show Bizarr! Keep it simple and stupid. Een aantrekkelijke mix van clownerie en acteerwerk waar het publiek continu wordt betrokken: voor een foto, om het touw vast te houden waarop hij in evenwicht loopt, of om de aangestoken fakkels aan hem over te handigen.

Il gruppo olandese Aardlek con la rappresentazione Anderland: un luogo qualsiasi può essere una casa se ha alcune caratteristiche specifiche delle case, come per esempio un campanello, un secchio dell'immondizia o un letto. E due abitanti di questa casa sui generis cercano di comunicare, ognuno a modo proprio.
De Nederlandse toneelgroep Aardlek met de voorstelling Anderland: een willekeurige plaats kan een huis zijn indien deze wat typische kenmerken van huizen bezit: zoals een bel, een afvalemmer of een bed. En twee bewoners van dit zogenaamde huis proberen met elkaar te communiceren, elk op zijn eigen manier.

Kevin Brooking (US) & Colm O'Grady (IE): Naked Lunch. Me li sono quasi persi, questi due divertentissimi performers, ma del loro spettacolo sono riuscita a vedere gli ultimi 10 minuti, il dessert. Un gioco di pentole e popcorn davanti alle porte della chiesa di Nostra Signora. 'In Irlanda una cosa del genere non sarebbe state neanche lontanamente pensabile', mi racconta Colm dopo la rappresentazione. Figuriamoci in Italia!
Kevin Brooking (US) & Colm O'Grady (IE): Naked Lunch. Ik heb de voorstelling van deze twee gekke performers bijna gemist, want ik heb alleen maar de laatste 10 minuten gezien, het toetje. Een spel met pannen en popcorn voor de deuren van de Lievevrouwekerk. 'Dat was in Ierland echt niet eens denkbaar geweest, vertelt Colm mij na afloop. Ook niet in Italië, Colm!
 
DaaD: La cuisine macabre. Uno spettacolo piuttosto complicato e pieno di complicazioni che con tutti i bambini inutili presenti e il variopinto pubblico che si affollava per veder meglio non sempre sono riuscita a cogliere. Una carrozza lugubre tirata a mano sulla piazza da altrettanto lugubri attori, una specie di famiglia con un ristorante ambulante che coinvolge il pubblico in un gioco dall'umorismo nero.
DaaD: La cuisine macabre. Een tamelijk ingewikkelde voorstelling vol rare situaties die mij niet gelukt is om goed te begrijpen vanwege al die onnodig aanwezige kinderen en het kleurrijke publiek dat zich voordrong om beter te kijken. Een lugubere koets wordt met de hand door het plein getrokken door net zo lugubere acteurs, een rare familie met een rondreizend restaurant die het publiek betrekt in een spel met zwarte humor. 
 
Amersfoort

Il villaggio degli artisti con il FlexOtel: containers trasformati in 2 camere con 2 letti ciascuna.
Het artistendorp met de FlexOtel: containers omgebouwd tot 2 dubbele kamers.


Al villaggio degli artisti le cassette dell'asta del pesce diventano comodi sedili che di notte si illuminano.
In het artiestendorp worden de kisten van de visafslag lekker zittende bankjes die 's nachts licht geven.

Last but not least, ringrazio il cuoco del villaggio degli artisti nonché amico Andrea Sossi, che ha ci accolto alla fine del nostro giro di interviste per Radio Onda Italiana.
Last but not least, wil ik de kok van het artiestendorp bedanken, vriend Andrea Sossi, die ons heeft ontvangen aan het einde van onze interviewsrondje voor Radio Onda Italiana.

6 commenti:

RobertoB ha detto...

Bellissime foto, Marina!
Come bellissimo è il festival Spoffin
(Non c'entra niente, ma Willem ringrazia per i tuoi deliziosi biscotti al limone)

Mammamsterdam ha detto...

Io ci sono tornata oggi con i miei bambini inutili e con Vittorio, ci siamo presi dell'acqua, ma dell'acqua che manco te la puoi immaginare, però abbiamo visto il derviscio rotante che da vera diva col cavolo che si è fatto scoraggiare dal quel paio di ettolitri al secondo che cadevano, un'altra coppia con una fune che ci facevano delle cose lanciandola, arrotolandosela e facendoci il lazo, e poi i nostri, che prima si sono allagati pure loro, poi però hanno rifatto una replica nel caffé del teatro all'asciutto, e che dire, io non mi stancherei mai di vederli.

La Cuisine macabre comunque la lascio ai cultori, troppe cose che succedevano da tutti i lati, interessante e piacevole, ma solo per i primi 10 minuti, io l'ho trovata molto stancante.

E oggi, con i bambini, abbiamo partecipato attivamente alla giostra a propulsione parentale, con il pianista bravissimo che segiova il tempo delle nostre propulsioni.

Apres nous, le deluge.

Anonimo ha detto...

ciao! sono capitata qui mentre cercavo alcune informazioni sull'Olanda, dove ho trascorso le recenti vacanze perché mia figlia danzava a Den Haag (Ndt), peccato non coincidessero con questo evento, deve essere davvero unico nel suo genere! Chissà, prima o poi... ne approfitto per chiderti una info "culinaria"... non sono riuscita ad acquistare sul posto la padellina per i poffertjes (ahimé mai rimandare agli ultimi giorni!), e online trovo solo quelle professionali enormi e costosissime...ma la mia ricerca si è fermata a siti italiani o al massimo in lingua inglese. Tu sapresti mica dirmi dove posso guardare? Qui a casa te ne saremmo tutti infinitamente grati!! :-)
(intanto continuo a leggere questo blog magnifico, con tanta nostalgia!!)
Norma

Sabrine d'Aubergine ha detto...

Teatro da strada: quanto coraggio, quanta energia, quanta passione... Grazie per questo bellissimo reportage, che mi rende meno acuto il rimpianto per non esserci stata.
A presto

Sabrine

MarinaV ha detto...

Ciao Norma,
Eh... la padellina delle poffertjes! Barbara di MammAmsterdam è a metà ottobre a Torino (o giù di lì) per una presentazione del suo libro, te la potrei mandare tramite lei.
Sappi comunque che le poffertjes sono una gran camurria da fare: ci metti una vita e visto che vanno mangiate calde, tu stai lì in cucina a sudare e gli altri allegramente a mangiare ;)
Comunque una mia amica ristoratrice la usa per cuocerci le uova di quaglia all'occhio di bue, le vengono ovviamente perfette!
Contattami per e-mail, ci mettiamo d'accordo.

Günther ha detto...

grazie di queste belle immagini e del post, ci hai fatto sognare anche noi di essere li, mi sono divertito molto